da non dimenticare

più ricordi che lavori

la fotografia aiuta a creare relazioni, attività, progetti... alcuni semplici ricordi che non voglio lasciarmi sfuggire

  • 2024 - mostra fotografica - mille sono gli infiniti

mille sono gli infiniti

L'infinito non è solo un concetto.
Non è solo il simbolo che indica un'astrazione matematica e nemmeno è solo quel punto dell'obiettivo fotografico che rappresenta la giusta messa a fuoco per la fotografia di paesaggio.
Non è solo la splendida poesia di Leopardi che, come una foto… mostra un vasto mondo interiore.

L’Infinito è uno stato d'animo, una ricerca profonda verso sé stessi e punto di arrivo irraggiungibile.
In ognuno dei mondi che abbiamo dentro c'è un infinito, una storia infinita, un sogno infinito.

Infinito è anche il paesaggio che si rinnova ma che rimane sempre uguale a se stesso se chi lo osserva, lo cura, lo gestisce ne preserva la bellezza e il valore.
Infinita è la creatività che nelle forme d'arte si perpetua oltre il tempo.
Infinito è l'Uomo se avrà cura di sé; nel ricordo, nella storia, nei gesti migliori.
Infinito è ancora una volta l'Uomo come opera d'arte tutt'ora incompiuta, in continua evoluzione e proiettata nel tempo e nello spazio.

Mostra fotografica collettiva

  • 2024 - impaginazione opuscolo e fotografia - incontri con persone per favorire buone relazioni

incontri con persone per favorire buone relazioni

Impaginazione di un opuscolo dedicato ai 30 anni di attività del Consultorio Familiare Socio Educativo UCIPEM APS già denominato Centro di Consulenza Familiare di Vittorio Veneto

  • 2024 - ricerca fotografica sul paese - Pieve di Soligo

Pieve di Soligo

Ricerca fotografica sul Comune di Pieve di Soligo in collaborazione con il Fotoclub Sernaglia

  • 2024 - impaginazione e riproduzione fotografica - Oltre le solitudini

Oltre le solitudini

Riproduzione fotografica ed impaginazione del libro di poesie "Oltre le Solitudini" curato e scritto da Annamaria Gazzarin ed accompagnato dalle opere pittoriche di Piera Cuder e Laura Vergine

  • 2024 - Scenografia - dentro il paesaggio con Sergio de Stefani

dentro il paesaggio con Sergio de Stefani

Accompagnamento ad un reading legato al ricordo di Sergio De Stefani, autorevole persona di Pieve di Soligo che ha saputo raccontare il suo paese attraverso scritti e impegno personale.

  • 2024 - Mostra divulgativa sulle zone umide - di Terra di Acqua di Cielo

di Terra di Acqua di Cielo

La conservazione di aree ricche di biodiversità come lagune, stagni, torbiere, marcite e risorgive è primario per la salvaguardia del pianeta
Per questo riteniamo che conoscere l'importanza storica di questi luoghi, la modalità di frequentazione e il rispetto del loro contenuto sia fondamentale.

La mostra si propone di attrarre l’attenzione del visitatore sull’importanza delle zone umide attraverso una serie di immagini e pannelli illustrativi che espongono una sintesi di quelle presenti nel Veneto e con una significativa attenzione ai Palù del Quartier del Piave e alle Fontane Bianche, preziose zone umide presenti nel territorio di Sernaglia della Battaglia.

  • 2023 - presentazione fotografica - Natura Poetica

Natura Poetica

Presentazione fotografica di un modo dii interpretare la fotografia di natura con particolare attenzione alle emozioni, alle metafore e alle situazioni che creano sensazioni o interessanti curiosità.

La presentazione segue scupolosamente una dettagliata presentazione dei "prati incantati" denominati geograficamente come Palù del Quartier del Piave, una selezione fotografica di immagini pubblicate nei social network dalla Fondazione Andrea Zanzotto e di una scelta di fotografie con commento testuale e destinate al web e tratte dal fotoclub www.lavitaintorno.it

  • 2023 - audiovisivo per mostra - il nonno racconta... la zattera

il nonno racconta... la zattera

Racconto fotografico e di accompagnamento espositivo che spiega la complessità dello svolgimento del faticoso e pericoloso lavoro dello zattiere.
Il ruolo e le funzioni degli Zattieri, dei Menadàs, degli Anghieri, dal taglio del legname, al lavoro delle segherie, alla lavorazione delle “sache” di nocciolo per legare i vari tronchi, alla realizzazione e utilizzo delle Risine, del Cidolo e della Stua.

Per facilitare l’apprendimento in particolare dei ragazzi e dei bambini in visita guidata scolastica, il percorso di visita della mostra sarà guidato da questo audiovisivo composto da una voce narrante, una voce che rappresenta un Nonno che spiega, al nipote, la sequenza delle varie operazioni e perché venivano eseguite con una determinata sequenza: la funzione delle dighe di sbarramento, degli scivoli e quanto ad essi collegato.

  • 2023 - pubblicazione - Treccani - Enciclopedia Italiana 13

Treccani - Enciclopedia Italiana 13

La rivista quadrimestrale «Enciclopedia Italiana» è un progetto editoriale con cui Treccani invita i lettori a riflessioni e approfondimenti sul mondo dell’arte e della cultura.

Assieme a Rinaldo Checuz e in collaborazione con la Fondazione Andrea Zanzotto abbiamo collaborato fotograficamente per un articolo realizzato da Pier Luigi Petrillo nella pubblicazione 13 della rivista Enciclopedia Italiana edita da Treccani.

Titolo dell'articolo "La poesia del paesaggio del Prosecco Superiore"

Rivista visibile al link Enciclopedia Italiana n.13

  • 2023 - reportage storico - zattieri - storia degli zattieri del Piave

zattieri - storia degli zattieri del Piave

"zattieri" è una mostra che mira a far conoscere in modo semplice, la lunga esperienza di fluitazione sul fiume Piave per il trasporto di legno e merci destinate alla Serenissima

Ho avuto il compito di realizzare 43 pannelli illustrativi basandomi su materiale concesso e ripreso presso il Museo degli Zattieri del Piave a Codissago (BL) e con la concessione di molte immagini fotografiche di una rievocazione del 1992 ripresa da Lida De Collibus e Diego De Riz.

  • 2022 - Reportage fotografico locale - Nel paesaggio con Andrea Zanzotto

Nel paesaggio con Andrea Zanzotto

ll Quartier del Piave e la Valle del Soligo. Nel paesaggio con Andrea Zanzotto

Il professor Dall’Anese è partito da un’idea nata per celebrare il centenario della nascita del poeta pievigino all’interno del magazine mensile di Eventi Venetando; per tutto il 2021 ha curato una rubrica intitolata “I luoghi zanzottiani” riconducendo la poesia di Zanzotto a particolari siti dei dodici comuni del Consorzio Pro Loco Quartier del Piave, non solo quello che il poeta aveva “cantato” ma anche per le persone che in certi luoghi ha incontrato e con i quali ha intessuto un rapporto importante e significativo per il suo percorso letterario.

In un libro, in concerto con il Consorzio Pro Loco e l’Unpli Treviso, Dall’Anese ha sviluppato quell’idea iniziale arrivando a quaranta luoghi del Quartier del Piave e della Valle del Soligo che hanno “ispirato la poesia di Zanzotto e contribuito a plasmare la sua personalità artistica”.

Il passo successivo è stato quello di considerare questi luoghi in filigrana come tappe di brevi itinerari flessibili da percorrere a piedi o in mountain bike, alla scoperta del poeta NEL nostro territorio e TRA la nostra gente.

Le fotografie a corredo del libro sono di:
Luigi Dorigo
Gianni Marciano
Renato Sandel
Fotoclub Sernaglia

  • 2022 - dedicato ad Andrea Zanzotto - omaggio al poeta

omaggio al poeta

Una breve proiezioni con immagini naturalistiche e di paesaggio riprese nell'area del Quartier del Piave e in quelle limitrofe.

Zone abitualmente frequentate dal poeta Andrea Zanzotto, e ad esso la proiezione è dedicata con un verso finale di Rosanna Mutton che agli itinerari geografici percorsi dal poeta ha dedicato un libro.

  • 2022 - Scenografia - luci nella memoria

luci nella memoria

Accompagnamento ad un reading legato al giorno della memoria e all'analisi delle problematiche della guerra.

  • 2021 - Pubblicazioni - le impronte della poesia nel paesaggio di Zanzotto

le impronte della poesia nel paesaggio di Zanzotto

Le impronte della poesia nel paesaggio di Andrea Zanzotto
Percorsi con Nerella Barazzuol, Luciano Cecchinel, Francesco Vallerani e Gian Mario Villalta

di Rosanna Mutton

Prefazione di Francesco Carbognin
Fotografie di Luigi Dorigo

Quest’opera ha origine da una ricerca nata con lo scopo di individuare e descrivere i percorsi scelti dal poeta Andrea Zanzotto durante le sue passeggiate quotidiane nel territorio trevigiano, identificando i testi poetici che hanno chiari riferimenti ai luoghi.
A supporto di questo lavoro sono stati chiamati dei testimoni autorevoli che nel tempo hanno frequentato la casa di Andrea Zanzotto, costruendo con il poeta un legame di amicizia e di affetto.
È l’importante contributo di personalità capaci di recuperare riferimenti precisi ai luoghi e di riportare alla memoria dialoghi e riflessioni: la pittrice Nerella Barazzuol, il poeta Luciano Cecchinel, il geografo Francesco Vallerani, e Gian Mario Villalta, critico, poeta e scrittore.

Attraverso le loro testimonianze è stato possibile penetrare nel pensiero più profondo e intimo di Andrea Zanzotto, cogliendovi gli aspetti anche meno evidenti, ma non per questo meno significativi, della natura circostante.
Le foto inedite e le mappe dei luoghi danno la possibilità di seguire i percorsi nel territorio, ampiamente descritti nel testo.

  • 2021 - Collaborazione fotografica per i social network - Comitato Nazionale Andrea Zanzotto

Comitato Nazionale Andrea Zanzotto

Seguendo i link dei più famosi social network, risulta traccia di una collaborazione con il Comitato Nazionale Andrea Zanzotto con associazioni di versi del conosciuto poeta con immagini naturalistiche mie o di amici del Fotoclub Sernaglia:

Facebook: https://www.facebook.com/AndreaZanzottoCN
Twitter: https://twitter.com/CnZanzotto
Instagram: https://www.instagram.com/andreazanzottocn/

  • 2021 - Articolo de il Sole 24 ore online - Tra Zanzotto e il Prosecco

Tra Zanzotto e il Prosecco

Allego link dell'articolo:

https://24plus.ilsole24ore.com/art/tra-zanzotto-e-prosecco-AEwzNDq?s=hpl

  • 2021 - Naturalistico - Ali di Natale

Ali di Natale

Proprio nei giorni attorno al Natale, più di 20000 oche delle nevi svernano nei terreni di Bosque de l'Apache (New Mexico) negli USA.

E' un breve estratto da una proiezione realizzata nel 2012 e dedicata al fenomeno migratorio delle oche delle nevi.

Immagini di Roberto Bartoloni

  • 2020 - - C/2020 F3 NeoWise @ AltaMarca

C/2020 F3 NeoWise @ AltaMarca

La cometa C/2020 F3 Neowise da dato bella mostra di se all'incirca per buona parte del mese di luglio 2020.

La ripresa in luoghi di montagna o meglio remoti, liberi da inquinamento luminoso, da regalato agli appassionati delle riprese eccellenti.
Tuttavia, anche la ripresa nei luoghi "nostri", densamente abitati e con un inquinamento luminoso molto significativo ha dato qualche risultato apprezzabile.

Questa cometa, è probabilmente una di quelle che ha regalato la maggior spettacolarità almeno degli ultimi 20 vent'anni.

  • 2020 - Scenografia - Storie, Ritratti e Paesaggi

Storie, Ritratti e Paesaggi

Accompagnamento multimediale ad un reading in dialetto veneto.

  • 2020 - Fotografia di natura - Komorebi

Komorebi

Komorebi è una selezione di fotografie che hanno la caratteristica di rispondere al significato di questa parola giapponese e che sono state esposte in alcune mostre fotografiche.

komorebi (giapponese)
la luce che filtra tra le foglie degli alberi
Alcune parole straniere non hanno una traduzione diretta in italiano.
Si riferiscono a concetti a cui servono più termini per essere spiegati.

Una di queste parole intraducibili arriva dal Giappone e mi è cara.
L'ho incontrata non molto dopo aver realizzato le immagini esposte ed è komorebi.
Significa “la luce che filtra tra le foglie degli alberi” e questo concetto deriva dall'accostamento di più ideogrammi kanji che rispettivamente indicano 木 albero, 漏れ gocciolare, perdere e 日 sole, giorno.

E' affascinante che una cultura come quella giapponese, crei una parola apposta per esprimere questo fenomeno.

Una lettura poetica poi, dell'unione del significato degli ideogrammi sembra suggerire che gli alberi lascino gocciolare da loro la luce che ricevono dal sole: quasi una pioggia benefica, un voler dispensare qualcosa che appartiene loro.

  • 2020 - Servizio ed Album matrimoniale - Enrico e Lucia

Enrico e Lucia

Come appassionato di fotografia, mi è capitato talvolta di affrontare il delicato tema della fotografia di cerimonia con l'aspetto organizzativo che ne consegue soprattutto se si ha la responsabilità del servizio con ufficialità.
Ho svolto questo ruolo pochissime volte, e solo verso amici molto vicini, a titolo esclusivamente di ringraziamento per l'amicizia e l'affetto.
Quasi sempre in tempi in cui era la pellicola il supporto fotografico utilizzato.

Qualche anno or sono tuttavia, mi è nuovamente capitato, in un contesto che mi ha molto gratificato come persona, come fotografo e soprattutto come invitato: un matrimonio di quelli che lasciano il segno nel cuore.
Un evento semplice e profondo, senza vezzi ma ricchissimo: ricco di umanità, di sentimenti, di ricordi... di amore.

Questo non ha scardinato la mia natura di eccellente procrastinatore e complici gli sposi che non sollecitavano il loro album che inizialmente sembrava non fosse nemmeno necessario, è stato da poco partorito con una mia prima esperienza di impaginazione con InDesign.

Ciò che vorrei trasmettere non solo certo le immagini, non è certo il software che sto imparando, ma sono le emozioni che ritrovo nel guardare le foto che ho scattato, nel riassaporare la commozione che nonostante la mia occupazione fotografica ho vissuto pienamente.
Davvero la fotografia aiuta a rivivere le emozioni, anche quelle semplici, anche quelle che sembrano non appartenerci pienamente (ma ce no sono?), anche quelle che derivano da un'inquadratura di un particolare che ci ha colpito in quel momento preciso ma poi non abbiamo più rivisto.

Tutto torna alla mente, tutto torna al cuore.

Sono i momenti in cui mi rendo consapevole del perché mi sono appassionato alla fotografia: per tener traccia delle emozioni e dei sentimenti che incontriamo nel cammino.

  • 2019 - Calendario - nel 2020 con qualche immagine

nel 2020 con qualche immagine

Anche quest'anno ho avuto la possibilità di realizzare un semplice calendario ad uso locale con qualche immagine scattata durante l'anno.

Ho volutamente scelto un assortimento casuale perché serva anche a documentare le occasioni fotografiche che mi si sono presentate a seconda del mese relativo.

  • 2019 - Natalizio - Can't Help Falling In Love

Can't Help Falling In Love

Un brano famoso dedicato non tanto al Natale quanto allo stare bene con qualcuno, all'amore, alla dedizione.

Alcune immagini di un anno di passione fotografica.

  • 2019 - libero - ... ci hanno dato gli artisti

... ci hanno dato gli artisti

Una brevissima considerazione sugli artisti come promotori di nuove idee, nuove storie, nuovi punti di vista.

  • 2019 - Reportage - Son degli angeli

Son degli angeli

La solidarietà ci migliora... tutti!

Se la riceviamo, se la doniamo; non importa:
la solidarietà ci aiuta a migliorare, sempre.
Unisce, da coraggio, fa sentire meno soli, scatena energie prima sconosciute.

E' un peccato che sia necessaria, che accadano cose naturali o meno, che rendono necessario che gruppi di uomini si debbano attivare per aiutare altri gruppi di uomini in situazioni difficili: ma la storia ed anche il presente sono pieni di esempi di questo tipo... e questo più di ogni altra cosa, ci nobilita.

Un grande grazie a Carlo Mion con le sue immagini degli "angeli" di Venezia tratte da facebook.com/Venetians




  • 2019 - Espressione artistica - La fantasia aiuta a vivere...

La fantasia aiuta a vivere...

Cos'è la fantasia?
Mi piace questa definizione del vocabolario che la indica come la "Facoltà dello spirito di riprodurre o inventare immagini mentali in rappresentazioni complesse, in parte o in tutto diverse dalla realtà".
Forse il mio è un errore, ma amo immaginare la fantasia come un processo creativo attivo... non solo "ispirazione" ma soprattutto "pensiero".

Ho ritrovato quest'idea nelle immagini di Silvia Camporesi dedicate ad un concetto di Venezia che ho avuto la possibilità di utilizzare per una proiezione "fantasiosa" anche per me in quanto molto differente dal mio stile di produrre multivisioni e immagini.
Ringrazio ovviamente l'autrice delle fotografia per la disponibilità e sebbene il lavoro sia destinato ad un solo utilizzo privato (o al più nei congressi AIDAMA (Associazione degli Autori di Multivisione Artistica) per ragioni di copyright ritengo che quanto a me è arrivato dalle immagini sia un messaggio aperto, libero, costruttivo e stimolante per la mente.

LA TERZA VENEZIA
Non ho l'abilità, la cultura, la professionalità per dare una definizione a questo genere fotografico (le foto sono visibili nel sito dell'autrice con una sua spiegazione www.silviacamporesi.it/la-terza-venezia/) e nemmeno conosco il processo per la realizzazione delle fotografie stesse ma oserei chiamarle "immagini contemporanee" in quanto non esprimono solo qualcosa legato al visibile e al riconoscibile ma cercano di stimolare una riflessione, un attenzione speciale, un pensiero... pensiero che si vede essere stato utilizzato per la loro creazione.

Cercano, a parer mio, un ruolo attivo da parte di chi le guarda.
Per questa ragione, secondo me, una qualsiasi interpretazione di queste immagini compresa quella multivisiva, non le può lasciare integre o inalterate perché diventano materiale di un pensiero, di una riflessione: nuovo materiale in un processo creativo continuo.
Una forma di condivisione che aiuta a crescere... quindi a vivere.

Una multivisione, almeno per come la intendiamo in AIDAMA è un processo creativo: le immagini, la musica, i testi, gli effetti ed anche chi realizza la regia ed il montaggio sono tutti elementi con pari dignità che servono a rendere partecipi di un'emozione senza diventare protagonisti e prevaricare gli altri elementi in modo che anche qui, ci possa essere un ruolo attivo da parte di chi "vive" la multivisione, visto che con queste premesse non si può solo "guardare" o "ascoltare" ma piuttosto "esserne coinvolti".
Una forma di espressione che aiuta a vivere...


LA FANTASIA AIUTA A VIVERE...
Nella mia semplice e modestissima interpretazione, legata sicuramente al mio stato emotivo del momento in cui l'ho realizzata, vedendo le immagini de LA TERZA VENEZIA di Silvia Camporesi ho immaginato che Venezia come città, protagonista dichiarata in quelle fotografie anche quando non riconoscibile, con la sua bellezza, con i suoi particolari, con la sua predisposizione a regalare sogni e fantasia si prendesse cura di una persona che attraversava un momento confuso della sua vita ottenendo dai silenzi di questa città comprensione, sogno, accoglienza ed ascolto.

Probabilmente se dovessi rifarla ora, produrrei qualcosa di diverso: questo mi suggerisce che quelle immagini sono pregne di significati e riflessioni al punto da stimolare sempre differenti pensieri.

  • 2019 - Scenografia - Non voltate quella pagina

Non voltate quella pagina

Un gruppo di lettori che decidono di "mettere in scena" una serata di letture da brivido ed un accompagnamento di immagini adeguato a tener non solo "svegli" gli spettatori, ma proprio attaccati alla sedia.

Ne è uscito uno spettacolo di 60 minuti adatto a grandi e piccoli (ma non troppo piccoli) con letture, intervalli sonori, fotografia e multivisione.

  • 2019 - Artistico - Prima o poi ci si deve separare

Prima o poi ci si deve separare

Immagini di montagna realistiche (a carboncino), immaginate con la fantasia e con la mente (acrilici di montagne ideali) e dipinti astratti a raffigurare la roccia, gli abeti divelti, la neve, la profondità dei rilievi e delle sagome intrecciate fra loro con poche parole che raccontano di un rapporto con la montagna come "stato d'animo".

Uno stato d'animo arricchito di sensazioni ed esperienze, ma carico di quella tristezza che è propria di chi ha 'smarrito' un amico che andato avanti.

Proiezione realizzata in occasione della Mostra "La montagna, dalla realtà all'astratto" con dipinti di Loris Giotto, la proiezione ne vuole essere una breve ma intensa presentazione.

Dipinti di Loris Giotto
Testi di Luigi Dorigo

  • 2018 - mostra fotografica - i Palù del Quartier del Piave

i Palù del Quartier del Piave

Mostra fotografica dedicata ai "prati incantati - i Palù del Quartier del Piave" composta da n.89 stampe fotografiche realizzate su supporto forex 3mm.

La mostra è composta da:
8 pannelli fotografici introduttivi;
23 pannelli fotografici accompagnati da testi a carattere esperienziale-emotivo;
23 pannelli fotografici accompagnati da testi di carattere scientifico divulgativo;
10 pannelli fotografici di riprese aree effettuate con mezzo a pilotaggio remoto e accompagnati da testi a supporto del riconoscimento geografico;
16 pannelli fotografici, uno per ogni autore delle immagini, accompagnati da testi autografi dei fotografi stessi;
9 immaginI fotografiche in formato panoramico;
4 brevi filmati fotografici con accompagnamento musicale.


I testi a corredo sono di:
Luigi Dorigo per i pannelli introduttivi ed il percorso esperienziale-emotivo;
Michele Cassol, Katia Zanatta, Elena Zamprogno ed Alberto Scariot per la parte scientifico divulgativa;
Katijuscia Gusatto per la parte relativa all'inquadramento geografico delle foto realizzate con il drone;
Emanuele Meneghello e i sindaci di Sernaglia della Battaglia, Vidor e Moriago della Battaglia per il pannello introduttivo al percorso scientifico e di quello relativo all'intero progetto.

Il montaggio dei filmati ad accompagnamento della mostra sono a cura di:
Luigi Dorigo, Gianangelo Breda e Rinaldo Checuz.

La musica originale delle proiezioni è a cura di Massimiliano Cernecca (Maxino).

Immagini a cura del gruppo di lavoro "Palù del Quartier del Piave" costituito da 16 soci del Fotoclub Sernaglia

  • 2017 - calendario - nel 2018 con la fotografia

nel 2018 con la fotografia

Anche per il 2018, una bella gratificazione.
La mia semplice fotografia soprattutto della natura che mi circonda, sarà protagonista su qualche parete.
Un calendario stampato in poche copie, con il contributo di Esseci Computer Sas di Pieve di Soligo, che conta oramai qualche affezionato che non manca di ripagare con un piacevole apprezzamento il lavoro di preparazione.

  • 2017 - spot augurale - Hallelujah

Hallelujah

Una breve sequenza di fotografie riprese nel corso del 2017, differenti fra loro come luogo di ripresa ed anche genere, raggruppate a piccoli intervalli separati da immagini colorare riprese fra le luci degli abeti natalizi.

Un piccolo augurio di Natale, che offro a tutti.

Immagini contenute:
- bosco innevato del Cansigli
- lago ghiacciato a Revine Lago
- particolari di ellebori ripresi a Pieve di Soligo e Cornuda
- presepe della cattedrale di Palermo
- Duomo di Pieve di Soligo durante una nevicata

Ad accompagnare il tutto, una interpretazione a cappella di un brano musicale che non ha bisogno di presentazioni...

Immagini di Luigi Dorigo

  • 2017 - Scenografia multivisiva naturalistica - ancora 3 passi...

ancora 3 passi...

un passo per il tempo...
un passo per il mondo...
un passo per la gioia...

A volte spettatori alati,
a volte spettatori futuri,
più spesso basterebbe essere spettatori consapevoli delle bellezze naturali che si fanno spazio a pochi passi da casa.


Immagini del Fotoclub Sernaglia riprese nell'area dei Palù del Quartier del Piave (TV) durante la ricerca fotografica durata più di 3 anni che ha portato alla realizzazione del libro fotografico "prati incantati"


Panoramico con 2 videoproiettori per un formato complessivo di 42:
(superficie proiettata di 18metri di base).


  • 2017 - libro fotografico - prati incantati

prati incantati

Libro fotografico titolato "prati incantati - i Palù del Quartier del Piave".

Il volume è stato realizzato con il contributo di un gruppo di lavoro nato all'interno del Fotoclub Sernaglia, consta di più di 150 immagini fotografiche riprese nell'area dei Palù del Quartier del Piave e di un DVD allegato con n.3 brevi diaporami fotografici per mostrare altre immagini fra le tante che non sono potute essere contenute nel volume fotografico.

  • 2016 - spot augurale - la mia anima canta

la mia anima canta

Una breve sequenza di fotografie riprese su uno dei presepi di Daniele Dal Col, un caro amico che negli anni ha maturato una elevata maestria nella realizzazione di presepi ambientati nel paesaggio veneto ed in particolare in paesi rimasti come un tempo quali sono Erto e Casso nel bellunese e Tovena o il Molinetto della Croda nel trevigiano.
Come sottofondo un brano musicale dedicato alla MADONNA protagonista di ogni Natale.

Una breve proiezione dedicata A TUTTE LE DONNE del mondo, da sempre protagoniste della vita, e insieme a loro dedicata A TUTTI GLI UOMINI che di ogni donna sono prima PADRI e FIGLI e poi COMPAGNI.

Diorami di Daniele Dal Col

Immagini di Luigi Dorigo

  • 2016 - calendario - Con la Natura intorno a noi nel 2017

Con la Natura intorno a noi nel 2017

Ancora una volta, con semplicità ma grande soddisfazione.
Soddisfazione non per la pubblicazione, ma per il fatto che ancor una volta la "Natura Intorno" a noi è protagonista su qualche parete della case del mio paese.
Il calendario di tiratura molto limitata, nutre comunque qualche affezionato che non manca di ripagare con gentilezza ed apprezzamento l'impegno della realizzazione.
Grazie.

  • 2016 - Scenografia - Piccoli Principi

Piccoli Principi

"Gli adulti non capiscono mai niente da soli, ed è una noia che i bambini siano sempre eternamente costretti a spiegar loro le cose"
Il Piccolo Principe

Itinerario di Visioni, Suoni, Parole attraversando il Parco.

Con la partecipazione di:
-Coro "Piccole note" e "Spazio Musica" diretti dal M°Manuela Rosa
-Nerina Vendrasco - Pianoforte
-Corpo Bandistico Moriago della Battaglia diretto dal M°Gianni Moretton
-Neil - Chitarra
-Monica Stella - Attrice
-Stefania Mazzucot - Attrice
-Laura Toffoli - Soprano
-Andrea Corrazin - Pianoforte
- Fotoclub Sernaglia / Ali e Radici Multivisioni

  • 2015 - calendario - 2016 un altro anno con la natura

2016 un altro anno con la natura

Ancora la soddisfazione di un calendario anche per il 2016: semplice, senza grandi tirature, ma spero capace di coinvolgere quelle persone che oramai si sono affezionate alla "Natura intorno a noi".

  • 2015 - Percorso breve nella Natura del mondo e dell'uomo - piccole consapevolezze

piccole consapevolezze

Un breve percorso in alcuni piccolo aspetti nella Natura del mondo e dell’uomo.

Attraverso diverse multivisioni si evidenziano alcuni aspetti di "consapevolezza" del proprio e altrui modo di vivere.
Un piccolo percorso alla scoperta di una piccola parte di noi stessi.

  • 2015 - Un ferragosto ... curioso - Mirabell

Mirabell

Il giorno di ferragosto è facile trovarsi immersi nella folla se si prediligono città famose e turistiche come ... Salisburgo.
L'affluenza ad ogni modo, è stata così elevata che in luoghi abitualmente visitati ma visibili, lo spazio era coperto solo da turisti ... affamati di selfie ( o autoscatti ambientati che dir si voglia ).
Non potendo trovar soddisfazione nella ripresa dei luoghi d'arte e di natura come i giardini di Mirabell nascosti purtroppo agli occhi dall'impressionante numero di turisti ... gli occhi, la fotocamera e i pensieri, si sono rivolti ai tanti "fotografi".

  • 2015 - calendario - un buon 2015 con la natura

un buon 2015 con la natura

Un semplice calendario senza grandi tirature, ma tale da poter soddisfare chi in questi ultimi anni si è affezionato alla "naturalezza" degli ambienti intorno a noi.

  • 2014 - Presentare sé stessi con le immagini - Crescere ... con le foto degli altri!

Crescere ... con le foto degli altri!

Appassionato di multivisione da tempo, sono consapevole che la presentazione delle fotografie "agli altri", necessita di attenzione.
Non ritengo sia necessario stupire, quanto considerare che gli altri non hanno vissuto con noi il momento della ripresa.
Il momento della realizzazione di una fotografia è composto della sequenza degli istanti prima, durante e dopo il momento della pressione del pulsante di scatto che consistono in:
1) la preparazione e l'entusiasmo per una attività ( ricerca naturalistica, viaggio, ricordo, evento, approfondimento, ecc. );
2) l'intensità emotiva del momento dello scatto, quando cioè abbiamo coscienza di una particolare luce, di un soggetto disposto in modo singolare e/o semplicemente di un accadimento o di una casualità di linee che abbiamo visto;
3) la consapevolezza di essere stati protagonisti volontari o meno di quell'unico momento nel tempo e nello spazio dal quale abbiamo ricevuto la grazia di un'ispirazione e la gratificazione di una immagine che (visto che vogliamo mostrarla) in qualche modo ci soddisfa.

Come far partecipare quindi lo spettatore o più semplicemente colui che è chiamato ad osservare le nostre immagini?

Ricreare il momento?
Non è ovviamente possibile, né auspicabile altrimenti ogni nostro "vissuto" sarebbe teoricamente riproducibile all'infinito e con questo si ridurrebbe a qualche cosa di poco significativo, in particolare per noi stessi.

Creare effetti che stupiscano?
Certo aiuterebbero a coinvolgere, tuttavia potrebbero interessare lo spettatore più del contenuto stesso che stiamo proponendo loro, vanificando ancora una volta, il valore del nostro lavoro: cioè sempre noi stessi.

Posso offrire un'idea o un suggerimento vincenti?
Non credo proprio, sarei presuntuoso e inefficace per la gran parte delle situazioni, se non per quasi tutte.

Allora?
Presentare le proprie fotografie vuol dire presentare un po' di sé stessi, vuol dire svelare le proprie emozioni, significa "condividere" (dividere con) qualcosa di intimamente nostro e non semplicemente un punto di vista.
Bastano queste consapevolezza e disponibilità (che attenzione, non sono proprio poca cosa) per consentire, qualsiasi sia il mezzo che si vuole adottare, di ottenere una "presentazione" che appunto "rappresenti" chi la propone.

Facile?
No, per niente!
Una cosa difficile è vincere la riservatezza e presentare noi stessi come siamo, nella semplicità o ricercatezza del nostro pensiero.
Una cosa difficile è riconoscere le nostre caratteristiche e "come" vediamo noi stessi e i nostri soggetti.
Una cosa difficile è avere consapevolezza dei contenuti "visti" nei nostri soggetti, per poter almeno provare a comunicarli agli altri.
Una cosa difficile è accettare che se vogliamo che la nostra fotografia parli agli altri, dobbiamo darle il permesso di farlo.

Cosa può aiutare?
Ognuno ha il proprio percorso da fare, ma importante è provare a mostrare le proprie immagini, facendo fra queste una accurata selezione, eliminando quelle che rappresentano emozioni e significati troppo personali e poco condivisibili e presentarle con il valore aggiunto di "noi stessi" attraverso parole e/o pensieri nostri, espressi nel modo ritenuto più opportuno (un testo, una poesie, semplici frasi, un commento, una musica, ecc.).
Inoltre, vedere, vedere e ancora vedere, cosa e come gli altri propongono il loro lavoro.
Vedere mostre fotografiche, proiezioni, serate ci porta a conoscere non solo nuove fotografie, ma nuove persone, nuove idee e nuovi concetti.
Vedere le presentazioni altrui e osservare con obiettività, farà riconoscere come e quando, la presentazione trasmette quel valore aggiunto che va al di là di una semplice serie di immagini.

Perché scrivo questo?
Ho da poco vissuto come semplice visitatore un bellissimo festival internazionale di fotografia naturalistica a Montier En Der (Francia): uno spettacolo di immagini!
Tanti fotografi presentavano foto eccellenti, su argomenti e temi orientativamente molto vicini fra loro.
La fotografia naturalistica, pur con l'infinita varietà di interpretazioni e punti di vista possibili, spesso si occupa di soggetti che il nostro occhio fatica a riconoscere come "diversi" da altri; perché scelto un animale o qualche tipo di fiore, questo difficilmente si discosta in modo evidente da un altro esemplare della stessa specie; e comunque, quasi sempre non è la differenza anatomica/strutturale del soggetto che colpisce, ma il suo atteggiamento, la sua ambientazione o il modo in cui viene ripreso.
E' quindi molto importante il taglio fotografico, il punto di vista, l'idea, la luce particolare, la personalità di chi fotografa oltre che le abilità più "tipiche" del naturalista, cioè la conoscenza dei soggetti.
Inoltre, pur con le enormi differenze che l'interpretazione fotografica consente, a mio parere è contato molto anche il modo in cui ogni fotografo ha presentato le proprie immagini: a volte con contorno, a volte a bordo vivo, talvolta inserite in un contesto o in un percorso guidato, a volte con didascalie o poesie, ed anche nella massima semplicità dell'immagine sola e pulita.
Ogni fotografo, nel proprio spazio esponeva solo alcune stampe della propria produzione, con una selezione nella selezione che spesso proponeva alla vendita per coprire le spese di esposizione, e le loro scelte evidenziano gusti e preferenze all'interno di una produzione che comunque gli appartiene e li caratterizza.
I biglietti da visita, un dettaglio trascurabile all'apparenza, hanno una infinita varietà di tipologie e la loro scelta a volte è ben percepita come ragionata per continuare la presentazione di sé stessi, talvolta invece si comprende come invece siano visti solo come mero strumento utile a conoscere un nome e sito web.
Alcuni, oltre alle stampe proponevano proiezioni, libri, gadget, omaggi o semplicemente la loro persona più o meno evidente a dimostrazione di come tanto siamo diversi gli uni dagli altri, e di come utilizziamo il "noi stessi" in ogni cosa che facciamo e nell'attenzione che mettiamo a questa.
E' affascinante "immaginare" le personalità dei fotografi guardandoli attraverso le loro foto e il valore che viene loro attribuito attraverso la presentazione.

E' stato un piacere vedere tutta questa originalità e questo coraggio nell'esporre sé stessi attraverso il proprio lavoro o la propria passione.

L'invito, che faccio a me stesso e ai causali lettori che parteciperanno a questa semplice riflessione è quello di voler mettersi in gioco, anche se talvolta ci può sembrare non ne valga la pena, perché ogni persona è ricca di originalità e indipendentemente dalle competenze e dalla bravura, se si mette in discussione ha qualcosa da offrire agli altri.
Mettersi in discussione vuol dire non aver paura di mostrare, ma nemmeno voler mostrare tutto, perché mettersi in discussione con gli altri, così nelle parole come nelle fotografie, vuol dire "estrarre" il meglio di noi stessi, e ovviamente il "meglio" delle nostre immagini.
Il coraggio di osare, porta con sé il genio, la forza e la fantasia(cit): quindi coraggio!

La nostra grande sorpresa ... siamo "sempre" noi stessi!

P.S.:
Una cosa ancora mi sento di dire, una piccola considerazione fuori dal coro, e sicuramente solo una opinione personale da appassionato qual sono.
Gli stand più appariscenti, più evidenti, sicuramente anche i più belli ad un giudizio immediato e quindi spesso i più frequentati, evidenziavano il grande studio e la grande cura nella loro preparazione: una evidente strategia di marketing ben pensata e ben eseguita.
Li ho apprezzati tantissimo, bei lavori, belle esposizioni; una gioia per gli occhi e per il cervello: ma il cuore, è sempre stato colpito più dagli altri, più semplici, più umani, più vivi, più autentici; dove forse la "professionalità" era meno evidente, ma la "passione" molto di più!

  • 2014 - DVD multimediale - Natura intorno ... a noi

Natura intorno ... a noi

Elenco di immagini con sottofondo musicale di aree e particolari ripresi alle Fontane Bianche è ai Pal+ di Sernaglia della Battaglia.

  • 2014 - vent'anni di Fotoclub Sernaglia - buona luce!

buona luce!

E' pronto il libro a tiratura limitata dedicato al ventennale del Fotoclub Sernaglia.

Il libro racchiude in sé qualche immagine per ogni socio del gruppo fotografico, senza la pretesa di voler presentare un lavoro artistico o ricercato, ma con il semplice desiderio di segnare la tappa raggiunta: 20 anni di attività associativa che hanno portato risultati e soddisfazioni.

  • 2013 - La nostra grande sorpresa ... siamo noi stessi! - Scoprire sé stessi con la fotografia

Scoprire sé stessi con la fotografia

Complici un breve viaggio a Londra con la mia famiglia, la reflex volutamente non dimenticata a casa e una soffice, serena, "quasi piacevole" tristezza di fondo dovuta ad un periodo non propriamente sereno della mia vita: con semplicità ho raccolto alcuni appunti fotografici del mio passaggio senza la pretesa né l'intenzione di cimentarmi in una raccolta di immagini da poter definire Fotografie ma che tuttavia mi hanno regalato la possibilità di vedere dentro di me rendendomi consapevole, a posteriori, di buoni pensieri da ricordare, di pregiudizi da modificare, di ricordi da tener vivi e di sentimenti da valorizzare.
Certo, alcuni testi sia di fotografia che introspettivi mi hanno aiutato a far chiarezza e ad usare termini forse desueti o semplicemente a me poco avvezzi, per raccontare ... o meglio "scoprire".


Scoprire sé stessi con la fotografia

La fotografia rivela particolari invisibili,
ma nasconde fra le pieghe dell’evidente
un visibile necessario alla comprensione del reale.

E così è più facile mentire
con le fotografie,
che manifestare la realtà!

Ma non disperate, fotografi,
c’è qualcosa di reale seppur velato
nelle vostre immagini:
è il pensiero, l’idea, il riflesso ...
di quella parte di voi che è timida
ma pur ansiosa di svelarsi al mondo.

La fotografia è un eccellente esercizio
di osservazione di sé stessi!

Ciò che rimane, non è un portfolio,
non è un omaggio alla “bellezza” o alla sua mancanza,
non può essere una critica o un elogio:
è piuttosto una visione intima, profonda.
Una rivelazione, seppur fugace,
dell’animo, dei pensieri e delle emozioni che solo,
nel “qui ed ora” dello scatto,
unico ed irripetibile,
hanno avuto l’ardire di schiudersi.

La fotografia è un eccellente esercizio
di osservazione di sé stessi,
è un potente mezzo per comunicare
con quella parte di noi che chiamiamo “io”.

La nostra grande sorpresa ... siamo noi stessi!

  • 2013 - Reportage di viaggio - Bolivia en mi corazon

Bolivia en mi corazon

Rudy e Mary i protagonisti di un viaggio avventuroso e coinvolgente tutto attorno alla Bolivia, toccando posti celebri e resi famosi da fotografi e viaggiatori d'eccezione ma anche località amene e poco conosciute che agli occhi dei più "potrebbero" apparire poco interessanti mentre si rivelano scoperte curiose, originali ed intriganti.

  • 2013 - corsi fotografici - LR: Archivia, sviluppa e ... presenta!

LR: Archivia, sviluppa e ... presenta!

Adobe Photoshop LIGHTROOM è un software adatto al fotoamatore, per la gran parte delle operazioni necessarie alla gestione delle immagini digitali realizzate.

La prerogativa di questo software è rendersi strumento estremamente utile dopo lo scatto ( ma anche durante talvolta ) per archiviare, catalogare, organizzare e riprodurre per le diverse modalità di fruizione le immagini fotografiche.
In tutte queste operazioni, con una qualità adeguata, riesce a farsi interprete adatto in molte operazioni a partire dalle operazioni di sviluppo, geotagging e/o impaginazione per i fotolibri.

Il percorso chiamato: ARCHIVIA, SVILUPPA e ... PRESENTA! vuole essere un'occasione per approfondire il funzionamento di questo software senza toccarne nel profondo ogni particolare dei suoi moduli, ma soffermandosi sulle sue potenzialità e sul concetto di catalogo che in ognuna delle operazioni potenzialmente possibili è richiamato come strumento essenziale per migliorare, velocizzare, automatizzare e ricordare tutto il workflow fotografico necessario per un gradevole risultato finale.

  • 2013 - spot emozionale - non mi insegnate ...

non mi insegnate ...

Non mi insegnate ..., è un audiovisivo che prende nome e parole dalla canzone "Non insegnate ai bambini" di Giorgio Gaber, grande cantautore ed inventore (se così si può dire) del Teatro-Canzone.

Le parole, le immagini e soprattutto il loro insieme sono uno spunto eccellente per animare ed attivare discussioni e condivisioni di opinioni anche su temi molto delicati nei gruppi di coppie e famiglie o come apertura a convegni di discussione e studio.
Questo è il terzo lavoro di una serie che si basa su parole, canzoni e/o musiche nell'intento non solo di portare ad una immersione nell'emozione, ma con lo scopo di guidare questa emozione non nella sua intensità ma orientata ad un argomento pur non offrendo contenuti che siano già spiegazione o significato.

Il filo conduttore, il vecchio proverbio:
"Se mi parli ... dimentico.
Se mi mostri ... ricordo.
Se mi coinvolgi ... comprendo!"

  • 2012 - spot emozionale - il dilemma elementare

il dilemma elementare

Il dilemma elementare, è un audiovisivo che prende nome e parole dalla canzone "il dilemma" di Giorgio Gaber, grande cantautore ed inventore (se così si può dire) del Teatro-Canzone.

Le parole, le immagini e soprattutto il loro insieme sono uno spunto eccellente per animare ed attivare discussioni e condivisioni di opinioni anche su temi molto delicati nei gruppi di coppie e famiglie o come apertura a convegni di discussione e studio.
Questo lavoro è il secondo di una serie che si basa su parole, canzoni e/o musiche nell'intento non solo di portare ad una immersione nell'emozione, ma con lo scopo di guidare questa emozione non nella sua intensità ma orientata ad un argomento pur non offrendo contenuti che siano già spiegazione o significato.

Il filo conduttore, il vecchio proverbio:
"Se mi parli ... dimentico.
Se mi mostri ... ricordo.
Se mi coinvolgi ... comprendo!"

  • 2012 - calendario - un anno a colori

un anno a colori

Anche per il 2013 ho avuto la richiesta e l'opportunità di realizzare dei calendari con mie immagini per alcune realtà commerciali e non profit del mio paese.

IL lavoro si è concretizzato con la realizzazione di 6 diverse tipologie di calendario ( mensile ed annuale ) per una tiratura complessiva di circa 450 copie.

I temi rappresentati:
- Natura intorno ( paesaggi delle aree naturalistiche della zona )
- Un paese sulla fune ( Immagini del tradizionale tiro alla fune )
- Un anno a colori ( immagini naturalistiche diverse )

  • 2012 - pubblicazione di un'immagine - ... della non importanza del fotografo!

... della non importanza del fotografo!

31 ottobre 2012
Tribuna di Treviso - Prima pagina del quotidiano

Una mia immagine campeggia in prima pagina del quotidiano la Tribuna di Treviso in accompagnamento ad un articolo che parla della potenziale diga a Falzè di Piave.
L'immagine in questione ( vedi ) è stata ripresa alle Fontane Bianche di Sernaglia della Battaglia, in un area che presumibilmente andrebbe a scomparire qualora la diga venisse realizzata.

Chi ha scattato la foto (il sottoscritto) non è stato citato, non è stato avvisato, non è stato interpellato ...
Certo il fotografo non c'entra nulla con l'articolo, la foto è un semplice 'abbellimento', tuttavia come sa ogni fotografo anche non professionista ma solo appassionato; ottenere un'immagine naturalistica non vuol dire semplicemente premere un pulsante di scatto: vuol dire investire il proprio denaro seppur solo per passione e non per profitto in acquisto di materiale fotografico anche molto costoso e dalla veloce obsolenza e svalutazione, vuol dire investire il proprio tempo in ricerca della luce giusta, della giusta angolatura, della giusta stagione, del giusto colpo di fortuna che non è assolutamente improvvisato e causale come si tende ad immaginare; vuol dire recarsi sul medesimo posto non una sola volta per caso ma decine e talvolta centinaia di volte perché con la maggior conoscenza dei luoghi, con la costanza, con l'accrescimento delle proprie competenze si possono ottenere immagini sempre migliori anche se ovviamente sempre migliorabili.

Ma ovviamente i luoghi sono lì, sono di tutti, ed è giusto che sia così ... il fotografo non conta nulla!
Evviva la fotografia!

P.S.: E' ovvio che possono esserci molteplici ragioni e spiegazioni sul fatto che la foto è stata pubblicata ed il fotografo non è stato avvisato/citato e con tutta probabilità ogni spiegazione ha una assoluta e sincera buona fede, ma ci tengo a scrivere queste considerazioni almeno a memoria del fatto.

  • 2012 - corsi fotografici - Adobe Lightroom 4.0: versioni a confronto

Adobe Lightroom 4.0: versioni a confronto

Una carrellata con esempi ( e prove pratiche ) sulle fondamentali differenze fra le release più recenti di Adobe Photoshop Lightroom.

La versione 4.0 ( e rilasci successivi ) confrontata relativamente alle variazioni più significative con la versione 3.0 ( e rilasci successivi ).

  • 2012 - audiovisivo emozionale - la vita dentro

la vita dentro

Un filo conduttore: la felicità vissuta nella vita dentro, nell'animo, nell'umore, nello spirito.
Come nasce la felicità?
Come cresce la felicità?
Cosa si incontra in un cammino di felicità?
E come si evolve in un percorso di questo tipo?

Interrogativi e risposte certe ma aperte; alle diversità, alle culture, all'originalità e dignità di ogni persona, alle espressioni personali.

Un percorso fotografico nella natura, per accompagnare la scoperta della "natura" dello stato più alto della contentezza: la felicità!

L'audiovisivo è stato realizzato per essere momento emotivo iniziale del convegno "Cerc-at(t)ori di felicità" organizzato dal Consultorio Ucipem di Vittorio Veneto a formazione degli operatori dei Consultori del Nord-Est e può essere utilizzato in situazioni analoghe per consentire ai partecipanti ad un seminario, di creare una situazione emotiva di serenità, contemplazione e disponibilità alla discussione.

  • 2012 - - 2012: un calendario per ognuno

2012: un calendario per ognuno

Per il 2012 ho avuto la richiesta e l'opportunità di realizzare dei calendari con mie immagini da parte di alcune realtà commerciali e non profit del mio paese.

IL lavoro si è concretizzata con la realizzazione di circa 6 diverse tipologie di calendario ( mensile, bimestrale ed annuale ) per una tiratura complessiva di circa 500 copie.

I temi rappresentati:
- I colori dell'immaginazione ( macro naturalistiche )
- Natura intorno a noi ( paesaggi delle aree limitrofe al mio paese )
- Alaska: l'ultima frontiera ( immagini del viaggio 2011 )
- Un paese sulla fune ( Immagini del tradizionale tiro alla fune )
- Un anno di colori ( immagini naturalistiche e personali )

  • 2011 - Scenografia multivisiva - Un'altra stagione

Un'altra stagione

E' la memoria una distesa
di campi assopiti
e i ricordi in essa
chiomati di nebbia e di sole.

Respira
una pianura
rotta solo
dagli eguali ciuffi di sterpi:

in essa unico albero verde
la mia serenità.

(da O' SENSI MIEI - MEMORIA - DAVID MARIA TUROLDO)

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Rappresentazione multimediale della storia della Corale di Barbisano.

Durata: 90 minuti

Modalità: Scenografia multivisiva a 2 schermi in accompagnamento ad un concerto con la presenza di 2 lettori, 2 cori e 3 gruppi musicali in un'alternanza continua della loro presenza.

  • 2011 - raccolta filmati ed immagini - Andrea Zanzotto: 90 anni

Andrea Zanzotto: 90 anni

Raccolta di immagini e filmati del famoso poeta che vive nel mio paese a Pieve di Soligo TV.
La raccolta, nasce allo scopo di parlare di poesia e paesaggio ad un incontro organizzato all'Università degli Adulti di Pieve di Soligo.

  • 2011 - libro fotografico - La nature environnante

La nature environnante

Usando alcune immagini della mostra fotografica Natura Intorno e altri scatti nel frattempo sopraggiunti, o realizzato un piccolo stampato che il Comune di Sernaglia della Battaglia ha usato come omaggio di rappresentanza nel gemellaggio con il paesa di Clecy in Francia.
La pubblicazione naturalmente, racconta in modo molto semplice la natura nelle aree naturali di Sernaglia della Battaglia e è visionabile nel sito http://www.blurb.com/books/2412513

  • 2011 - corsi fotografici - Uso efficace di Adobe PS Lightroom

Uso efficace di Adobe PS Lightroom

Incontro di apprendimento del software di archivizione, sviluppo e promozione delle immagini Adobe Photoshop Lightroom.

L'incontro mira a far conoscere i concetti più interessanti del prodotto:
Catalogo
Presets
Sviluppo dei file RAW
Uso di Plug-in di terze parti

Inoltre, verrà esposto il workflow ( flusso di lavoro ) proposto dal software stesso nei suoi moduli:
LIBRERIA (Library)
SVILUPPO (Develop)
MAPPA (Map)
LIBRO (Book)
PRESENTAZIONE (Slideshow)
STAMPA (Print)
WEB (Web)

  • 2011 - corsi fotografici - Corso base di fotografia digitale

Corso base di fotografia digitale

Corso base di fotografia digitale.

Il percorso formativo si articola in più incontri ( indicativamente da 4 a 6 ) di circa due ore ognuno comprensivi di una parte puramente teorica, un momento multimediale e una parte di discussione/visione di immagini.

Le tappe che il percorso affronta sono:
1. SAPERE
Cenni sull'evoluzione della tecnica della fotografia dalla nascita ad oggi soffermandosi sui concetti più significativi.
Conoscenza della fotocamera in tutti le sue componenti più importanti.

2. FARE
L'esposizione in fotografia come strumento necessario alla realizzazione di una immagine corretta, e breve studio delle motivazioni che portano a dover effettuare delle correzioni degli automatismi.
Approfondimento del concetto di coppia "Tempo/Diaframma" con le diverse modalità di utilizzo a fine creativo o di maggior supporto alla documentazione del soggetto.

3. SAPER FARE
La composizione della fotografia: scopo, fine e metodo.
Le regole scritte e quelle non scritte per effettuare una corretta inquadratura del soggetto.
Le tecniche di correzione dell'inquadratura e l'uso delle diverse focali per una ripresa più adeguata del soggetto.

4. FAR SAPERE
Realizzare immagini porta necessariamente a dover organizzare un archivio delle stesse per poterne disporre al momento opportuno.
Da un archivio di immagini si parte per proporre le stesse alla visione del proprio pubblico con modalità diverse: stampe, presentazione multimediali, siti web, social network, ecc.

Nel percorso sono ben inseribili una o due uscite sul territorio per ottenere immagini dei partecipanti da poter visionare assieme.

Negli incontri previsti, di volta in volta verrà utilizzato ( congiuntamente alle slide di presentazione degli argomenti ) il software Adobe Photoshop Lightroom nella versione più attuale per presentare le immagini di esempio e per valutare brevemente le caratteristiche del software stesso che sarà oggetto di presentazione nell'ultima serata del percorso.

1' Edizione: Maggio 2011 a Riese Pio X' (TV) per conto del Gruppo Fotografico Vallà
2' Edizione: Ottobre 2012 a Sernaglia della Battaglia (TV) per conto del Fotoclub Sernaglia
3' Edizione: Marzo/Aprile 2014 a Santa Lucia di Piave (TV) per conto dell' Università delle 3 età
4' Edizione: Maggio 2014 a Sernaglia della Battaglia (TV) per conto del Fotoclub Sernaglia
5' Edizione: Aprile 2016 a Farra di Soligo (TV) per conto del Fotoclub Sernaglia condotto assieme ad Andrea Olivotto

  • 2011 - Mostra Fotografica con installazione Fissa - Natura Intorno

Natura Intorno

NATURA INTORNO
Mostra Fotografica in collaborazione con il Fotoclub Sernaglia

La mostra è composta da circa 75 stampe in formato 75x50 e tutte le immagini sono state riprese nel corso dell'anno 2010 nelle aree naturalistiche dei Palù e delle Fontane Bianche di Sernaglia della battaglia e da una installazione fissa in multivisione con due proiettori che propongono alcune immagini della mostra assieme ad altre di inedite.

Viaggio breve di un gruppo di fotografi amatoriali stuzzicati dal desiderio di scoprire la distanza fra se stessi e la natura a pochi passi da casa, spesso solo percepita e non vissuta come tale.
In questi ambienti noti, la presenza di piccoli universi quasi sconosciuti aumenta la consapevolezza di esser parte di un mondo in evoluzione.
Così la fotocamera, uno strumento semplice e diffuso, è divenuta tramite per una scoperta soprattutto interiore.
Ossessivamente ripetuti, i gesti concreti dell’osservare attraverso l’obiettivo fotografico e premere il pulsante di scatto consentono di diminuire la distanza di conoscenza fra chi osserva e chi è osservato.

prima esposizione a Sernaglia della Battaglia
seconda esposizione a Treviso (Sant'Artemio) presso sede della Provincia

  • 2010 - spot emozionale - Quando sarò capace di amare

Quando sarò capace di amare

Quando sarò capace di amare, è un audiovisivo che prende nome e parole dall'omonima canzone di Giorgio Gaber, grande cantautore ed inventore (se così si può dire) del Teatro-Canzone.

Le parole, le immagini e soprattutto il loro insieme sono uno spunto eccellente per animare ed attivare discussioni e condivisioni di opinioni anche su temi molto delicati nei gruppi di coppie e famiglie.
Questo semplice lavoro nasce come il primo di una serie che si basi su parole, canzoni e/o musiche.

Il filo conduttore, un vecchissimo quanto attuale proverbio cinese leggermente adattato:
"Se mi parli ... dimentico.
Se mi mostri ... ricordo.
Se mi coinvolgi ... comprendo!"

  • 2010 - Audiovisivo documentativo - Antartide, cuore bianco

Antartide, cuore bianco

realizzato per l'omonimo evento del 15 maggio 2010 a Farra di Soligo

In Antartide, presso la base di ricerca italiana "Mario Zucchelli" situata a Terranova Bay, Luciano Sartori (cittadino di Farra di Soligo) lavora da vent'anni come addetto alla manutenzione ordinaria e straordinaria della base stessa.
L'audiovisivo, nel presentare alcune delle immagini realizzate da Luciano Sartori sul paesaggio e la vita in Antartide e presso la base, vuole essere un omaggio all'operato di quest'uomo da parte del Gruppo Alpini di Farra di Soligo di cui è componente.

L'audiovisiviso ha una durata di 15 minuti ed è brevemente commentato con dei testi scritti da Chiara Rasera.

  • 2010 - pubblicazione di articolo naturalistico - Asferico 32: Le foche di Donna Nook

Asferico 32: Le foche di Donna Nook

Le foche di Donna Nook

Nel delicato silenzio dell’autunno inglese reso vivace dal forte vento del nord, una colonia di foca grigia sceglie ogni anno una singolare area militare per dar luogo alle nuove nascite e ai rituali dell’accoppiamento.

Così apre l'articolo pubblicato nel numero 32 di Asferico ( rivista naturalistica a cadenza quadrimestrale ).
Il contributo espone un breve reportage fotografico realizzato nel novembre 2008 in una colonia di foca grigia residente su una spiaggia ( Donna Nook ) nella costa orientale dell'Inghilterra oltre che dal sottoscritto dai fotografi Gabriele Bano, Luciano Gaudenzio, Marzio Moretti e Valter Binotto.

  • 2009 - scenografia multivisiva - La leggenda di Bianca di Collalto

La leggenda di Bianca di Collalto

Rappresentazione multimediale della Leggenda di Bianca da Collalto.

Spettacolo: La rappresentazione si articola con l'intercalare di interventi musicali eseguiti da una tromba solista, da un'arpa, da una danzatrice e da 2 lettori che narrano testi storici e recitano brani poetici sul mistero di Bianca da Collalto.

La leggenda: "Un’antica leggenda vuole che nel Castello di Collalto si sia consumato un atroce delitto:in epoca medievale venne murata viva una fanciulla di nome Bianca.
La vicenda è quella di una giovane e ancella murata viva per assurda quanto devastante gelosia della sua padrona e che di tanto in tanto sarebbe riapparsa e riapparirebbe ancor oggi nelle vesti di un fantasma".

Durata: 75 minuti

Modalità: Uso dello schermo unico con immagini che sottolineano i diversi contenuti storico-artistici presentati nella lettura dagli interpreti, o che accompagnano i momenti musicali e/o di danza.

  • 2009 - audiovisivo di evento sportivo - Gran Raid delle Prealpi - 2009

Gran Raid delle Prealpi - 2009

Il percorso del Gran Raid delle Prealpi Trevigiane segue in prevalenza l’Alta Via TV1, realizzata a cura della provincia di Treviso, la comunità Montana e altri enti locali sfruttando percorsi preesistenti lungo il crinale delle Prealpi Trevigiane.

Con le immagini fotografiche riprese da due fotografi trevigiani ( Raffaele Gardenal e ... ) è stata realizzata una proiezione (disponibile anche in formato DVD) che ne illustri i momenti più importanti.

  • 2009 - Pubblicazione DVD Multimediale - Farra di Soligo: un paese fra i colli del prosecco

Farra di Soligo: un paese fra i colli del prosecco

Nel marzo 2009 il comune di Farra di Soligo ha pubblicato un DVD dal titolo "Farra di Soligo: un paese fra i colli del Prosecco".

Il DVD ha come contenuto principale la proiezione omonima realizzata con il contributo fotografico personale e del Fotoclub Sernaglia del quale faccio parte: realizzata nel 2007 in occasione del primo incontro e gemellaggio del comune di Farra di Soligo (TV) con il comune di Guarene (CN) svoltosi in Piemonte.

IN questa edizione pubblica, la presentazione multivisiva è stata musicata con brani selezionati dal CD "Theatrum Mundi" del CONVITO MUSICALE di Farra di Soligo.

  • 2008 - rievocazione sportiva (2005-2009) - Pieve di Soligo: un paese sulla fune

Pieve di Soligo: un paese sulla fune

Dall'edizione del 2005 fino a quella del 2009 è stato ritratto l'evento del Tiro alla Fune a Pieve di Soligo.

Questa competizione sportiva vede contrapposti il Trevisan ed il Contà che rispettivamente rappresentano la popolazione pievigina divisa in due fazioni dal corso del fiume Soligo.
Anticamente, la parte ad ovest del fiume dipendeva dal podestà di Treviso ( Trevisan ) e la parte ad Est dal Contado dei Collalto ( Contà ).

Ogni anno le due squadre si sfidano in occasione dei festeggiamenti locali durante la manifestazione denominata "Spiedo Gigante".

  • 2008 - scenografia multivisiva - Rumori dalla Grande Guerra

Rumori dalla Grande Guerra

La Grande Guerra visualizzata attraverso suoni, rumori, canti, immagini ed interpretazione vocale.

In occasione del novantesimo anniversario dalla fine della Prima Guerra Mondiale, a Fontigo, un luogo simbolo della battaglia finale sul fiume Piave, si è tenuto uno spettacolo musicale con scenografia multivisiva ed accompagnato da voce narrante che illustra e rievoca alcuni fatti salienti della Grande Guerra come se fosse un "viaggio nella memoria" senza un rigoroso ordine cronologico ma piuttosto (attraverso soprattutto l'uso di suoni che ricordino i rumori di guerra) cercando di "ricordare" le emozioni, il vissuto del conflitto.

Durata: 55 minuti

A cura del gruppo vocale DeCanto.
Composizioni musicali e armonizzazioni: Fabrizio Perone. Testi: Samanta Maccari e Fabrizio Perone.

  • 2007 - audiovisivo storico - Francesco Fabbri

Francesco Fabbri

A trent’anni dalla scomparsa di Francesco Fabbri (1921-1977), parlamentare di Pieve di Soligo (Treviso), Sottosegretario al Tesoro e poi Ministro nel terzo governo Andreotti, la Fondazione Fabbri ha promosso una catalogazione digitale delle immagine che ritraevano il politico nei momenti più salienti della sua attività pubblica evidenziandone l’attività multiforme, competente ed apprezzata.
In brevi e fuggenti commenti alle immagini emergono la personalità e l'umanità di Francesco Fabbri.

  • 2004 - Pubblicazione volume fotografico - Ascolta il battito ...

Ascolta il battito ...

Ascolta il battito ... è un libro fotografico, che con semplicità espone su carta una serie di immagini che invitano ad uno specifico atteggiamento nei confronti della vita.
E' un invito silenzioso e dolce, ad essere consapevoli del proprio percorso di vita, ascoltandone il divenire, per goderne senza timore, ogni istante.
Seguire il battito del proprio cuore, rispettarne i tempi, le emozioni, le attese: spesso è solo un ideale, ma altrettanto spesso una scelta non sempre semplice, ma appagante e rassicurante.
Nella convinzione, condivisa, che "l'essenziale è invisibile agli occhi". (Antoine De Saint Exupery)

Questa esperienza è stata condivisa assieme ad altri 7 fotografi coi quali negli anni immediatamente precedenti alla pubblicazione si è stretto un ottimo rapporto di condivisione personale e crescita fotografica:

Valter Binotto
Giorgio Cividal
Carlo De Agnoi
Diego De Riz
Giuseppe Fedato
Franco Toso
Luciano Vettorato

Oggi la vita ci offre meno occasioni di incontro e di condivisione, ma rimane in me uno stupendo ricordo e la consapevolezza che il breve percorso fatto assieme è stato "uno stupendo incontro fra uomini in questa avventura che è la vita".