multivisioni




Immaginate di aver fatto un viaggio, in paesi lontani, e di aver vissuto un' esperienza importante e singolare;
immaginate di provare per anni, giorno dopo giorno, a scoprire e fotografare la vita segreta di un Martin Pescatore o di un Merlo Acquaiolo;
immaginate di esser stati teneramente rapiti dai magici colori di un Van Gogh, dalla luminosità di un Matisse,
e di esservi immersi nella tenera solennità di un'opera di Michelangelo.
Immaginatevi ai piedi di un'alba grandiosa, carica della vita del giorno che sta nascendo;
Immaginatevi fragorosamente coinvolti nella precarietà di un disastro, muti e sconvolti testimoni di un evento tragico, e impotenti.

Immaginatevi soli, coccolati da una bella immagine, che latente, accenna appena a formarsi nei vostri occhi chiusi dalla magia di bel ricordo.
I ricordi sono la ricchezza della vita, e le emozioni collegate assieme ci appagano e stimolano; sono il condimento delle nostre azioni.

E le emozioni sono anche l'attesa finale di ogni multivisione, indipendentemente dal genere, dalla complessità tecnica o dalla destinazione.

Guardare una multivisione equivale ad immergersi in un vissuto anche diverso dal proprio, proposto attraverso musica ed immagini.
Ogni esperienza regala al fotografo-autore una emozione unica e non ripetibile; ma caratteristica della multivisione è consentire di riproporla attraverso un linguaggio coinvolgente che ne rinnova (in modo originale per ognuno) senso e significato.


E all'emozione si aggiungono poi significati, contenuti fotografici e culturali, riflessioni e talvolta veri e propri messaggi.

la multivisione (in breve)

Gli eventi (fotografici) esistono in funzione del desiderio, della volontà e/o della necessità di mostrare le proprie immagini in pubblico: per confrontarsi, per comunicare, per crescere soprattutto nel modo di fotografare e "vedere" la realtà.

La modalità per presentare immagini che prediligo è l'utilizzo della multivisione ovvero, la proiezione di immagini con abbinata una colonna sonora adeguatamente selezionata.
Ne esce un risultato che vorrebbe trasmettere le emozioni del viaggio, della ricerca fotografica, dell'avvicinamento alla natura.

Si possono realizzare multivisioni con i classici proiettori per diapositive o con i più recenti proiettori digitali; in entrambi i casi l'abbinamento e la sincronizzazione delle immagini ai brani musicali scelti in modo adeguato consentono allo spettatore di assaporare i contenuti proposti attraverso un coinvolgimento soprattutto emotivo.
Ogni spettatore potrà così lasciarsi accompagnare nella visione di racconti con tematiche anche molto diverse fra loro come storie di viaggio, ricerche naturalistiche, esperienze etniche o sportive ma anche approfondimenti storici e/o artistici; attraverso la guida dell'autore che cercherà di trasmettere le proprie di emozioni o interpretando, farne nascere di nuove ed originali.

La multivisione può utilizzare diverse modalità di rappresentazione e spaziare dal maggiormente utilizzato schermo unico a schermi di tipo panoramico; ma non solo, può uscire dagli schemi standard utilizzando supporti diversi come le strutture stessi dei palazzi o dei luoghi dove viene rappresentata.
La multivisione può proporsi direttamente allo spettatore, per proporre esperienze personali, di viaggio, naturalistiche, artistiche sia di impatto emozione che documentativo; ma riesce anche ad essere di supporto ed interagire con altre forme di espressione come la danza, il teatro, i concerti musicali o proposte guidate di lettura, analisi storica, ecc.

Abitualmente, si usano distinguere tre elementi significativi di una multivisione:
La FOTOGRAFIA: le immagini sono l'aspetto più immediato della presentazione e spesso rappresentano il motivo d'essere della multivisione stessa (come nei reportage di viaggio e/o naturalistici);
La MUSICA: è un elemento estremamente potente e funzionale che consente allo spettatore di immergersi emotivamente nella visione delle immagini;
La REGIA: intesa come idea, intuizione dell'autore o messaggi e contenuti dallo stesso proposti che completano ed arricchiscono la multivisione stessa e corrisponde al vero valore aggiunto che rende una proiezione una presentazione unica ed originale.

Tre componenti dove nessuno prevale uno sull'altro, ma che assieme provano a risvegliare un'emozione.

Ali e Radici multivisioni per tutti è poco più di un nome, ma per me rappresenta un tempo di coinvolgimento emotivo e relazionale importante.
Un periodo della vita dove fotografia, condivisione fra amici, incontri con il pubblico e ricerca di progetti e idee hanno reso “viva” la vita.
Un progetto che mi ha molto coinvolto e che oggi, seppur rimesso al suo posto, fra le passioni “da riprendere in tempi migliori”, mantiene vivo il suo ricordo nella firma in fondo ai brevi filmati fotografici da proiettare che amo produrre nel tempo libero.
Un condensato di immagini, musica e pensieri dove soprattutto quest’ultimi collegano all’intimo, alla riflessione ed alla consapevolezza di sé e della vita le immagini (mie o di altri fotografi) e la musica (in genere di autori altri da me e che ringrazio per aver trovano note che toccano la mia interiorità).